147.875 denunce di infortunio sul lavoro Covid al 31 gennaio 2021, 16.785 in più rispetto al 31 dicembre 2020, ovvero +12,8%. Il complesso delle denunce equivale a un quarto delle denunce di infortunio ricevute fino a quel momento da Inail e al 5,8% dei contagi Covid rilevati da Iss.

Sono le rilevazioni contenute nelle schede nazionali e regionali Inail I dati sulle denunce da Covid-19 (monitoraggio al 31 gennaio 2021).

461 i casi mortali al 31 gennaio 2021, un terzo delle morti sul lavoro denunciate da gennaio 2020, 0,5% incidenza sulle morti da Covid rilevate da Iss, + 38 casi rispetto al monitoraggio 31 dicembre 2020. Di questi 38, 13 a gennaio, 16 a dicembre e 7 a novembre. I 2 restanti si riferiscono a marzo e aprile.

Il 68,8% delle denunce riguarda il settore della sanità e assistenza sociale, il 25.9% dei decessi; quindi 9,2% amministrazione pubblica e 10,7% delle morti. Seguono i servizi di supporto alle imprese e il manifatturiero che con il 13,2% è il secondo settore per casi mortali.

Tecnici della salute resta al vertice delle categorie più colpite con il 39,2% delle denunce e l’11,2% dei decessi. All’interno della categoria l’82,7% dei casi riguarda gli infermieri.

Denunce di infortunio: 45,6% Nord-Ovest, 23,9% Nord-Est, 14,2% Centro, 11,8%Sud, 4,5% Isole. Decessi: Nord-Ovest 48.9%, Sud 20,8%, Nord-Est 11,7%, Isole 4,3%.

Province con più decessi per Covid tra i lavoratori dall’inizio della pandemia: Bergamo (9,5%), Milano (8,9%), Napoli (6,9%), Roma (6,1%), Brescia (5,6%), Cremona (4,1%), Torino (3,7%) e Genova (3,3%).

Info: Inail dati denunce Covid sul lavoro al 31 gennaio 2021

FONTE: QUOTIDIANO SICUREZZA

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